SITUAZIONE GENERALE:Nei prossimi giorni prevarrà l’anticiclone nord africano accompagnato da aria molto calda a tutte le quote.Tuttavia la presenza di aria molto umida unita ad infiltrazioni fresche in quota potrebbe rendere l’atmosfera potenzialmente instabile in modo particolare nelle ore pomeridiane e serali.Nella giornata di domenica tuttavia,transiterà una piccola depressione in quota con conseguente intensificazione dell’instabilità.
VENERDI’ 17 LUGLIO E SABATO 18 LUGLIO:Avremo tempo in genere soleggiato a parte la solita variabilità sui settori Alpini e Prealpini,dove ci sarà il rischio di temporali di calore anche forti nelle ore pomeridiane e serali.Non si può del tutto escludere che qualche temporale di calore anche forte possa interessare alcune zone di pianura.Farà molto caldo con massime in genere comprese tra 31 e 35°C su pianure e coste,su alcuni settori pianeggianti e alcune valli montane non si escludono punte di 36/38°C.Anche di notte farà caldo con minime sopra i 20°C su pianure e coste.Piuttosto caldo anche in quota di giorno con zero termico oltre i 4000 m.
CONSIDERAZIONI:Non si esclude che qualche temporale di calore possa generare grandine di grosse dimensioni,nubifragi e forti raffiche di vento discendenti(downburst);si tratta di temporali piuttosto difficili da localizzare e attenuano solo momentaneamente il caldo.Il caldo sarà piuttosto fastidioso per la presenza di umidità,che farà percepire temperature anche sui 40°C provocando forte disagio alla popolazione.
Nella giornata di domenica si continua a confermare un esaltazione dell’instabilità con possibili rovesci e temporali localmente violenti specie sui monti e medio-alte pianure dal pomeriggio.
Per la prossima settimana sembra continuare il grande caldo con massime che sulle pianure potrebbero addirittura toccare i 40°C specie martedì e mercoledì, per il possibile ingresso di correnti di borino più secche.
Poi nel prossimo weekend arriva una depressione artica con la fine del grande caldo?
La causa di questa invadenza dell’anticiclone africano potrebbe essere dovuta al fenomeno di EL NINO,che è un anomalo riscaldamento delle acque del pacifico a largo di Perù ed Ecuador.
Ne riparlerò in un articolo specifico.
A risentirci per aggiornamenti.
Buona serata
Gabriele Mamone.