Dal 16 gennaio, data dell’ultimo report, si sono susseguite molte perturbazioni, precisamente 7. Nonostante gennaio abbia chiuso nettamente sopra media pluviometrica sembra che anche febbraio non voglia essere da meno, ed almeno fin’ora l’ha dimostrato con accumuli parziali mensili che variano dai 150-160mm delle zone più a nord ai 290-300mm della bassa Valsugana e Tesino. Tali mm di acqua possono essere considerati sempre nevosi solo sopra i 1800mt in quanto sia il 15 febbraio che il 18 la quota neve è stata più elevata del solito.
Partendo dal 27 gennaio quindi, una perturbazione ha portato moderate precipitazioni principalmente sul Trentino occidentale che nelle fasi più intense hanno assunto consistenza solida fino 300-500 mt, accumuli di neve fresca di circa 10-20cm sopra i 1000mt.
Il 30 gennaio invece una forte perturbazione atlantica ha portato per l’ennesima volta straordinari accumuli di neve in poco tempo, questa volta premiando anche le quote medie. Infatti ad una quota di 500-800mt sono caduti dai 30 ai 60cm in 24h per aumentare a 80-120cm dai 1100m in su. Circa 10 cm sparsi anche sul fondovalle della Valle dell’Adige. Oltre al fascino dell’abbondante nevicata, come previsto da Meteo Trentino, vi sono stati anche molti disagi e valanghe, da segnalare anche la slavina che ha coinvolto la strada statale del Caffaro a quota 450m all’altezza delle gallerie di Pontè Pià, tra Ponte Arche e Tione; anche se non era la prima volta che accadeva, la strada per questioni di sicurezza è rimasta chiusa al traffico per 2 giorni interi, ecco una foto che testimonia la slavina ed una durante la sera del 30 mentre era in corso la forte nevicata, a quota 500mt.
Anche nei giorni seguenti si sono verificate precipitazioni, precisamente fino al 5 febbraio, portando quasi altri 100cm sopra i 1700mt, mentre la quota neve è oscillata nei diversi giorni tra 800mt e 1700mt.
I giorni 7 e 8 febbraio altre due distinte perturbazioni, veloci ma di forte intensità, hanno portato rispettivamente 10-30cm e 20-30cm sopra i 1200mt, in particolar modo a ovest. Infatti in entrambi gli eventi in Val di Non e Giudicarie-Rendena la quota neve è scesa molto ed ha permesso di accumulare qualche cm fino a 300-400mt.
Il 10 invece l’ennesima perturbazione da 35mm medi, ha riportato la neve in quasi tutti i fondovalle accumulando però dai 500-600 mt circa, ad un altitudine di 1000mt a sud si sono registrati fino a 60cm. Anche il 13 un’altra forte ma veloce perturbazione ha portato 10-20cm, anche questa volta imbiancando i fondovalli giudicariesi e nonesi.
Veniamo quindi agli ultimi eventi, quello del 15 che ha lavato i nostri monti localmente fino a 2000mt, portando mediamente 10-30cm e quello del 18, particolare poiché a causa della sabbia che conteneva ha reso il paesaggio giallognolo, nella foto sottostante possiamo notare l’altopiano derl Grostè che ha assunto sembianze desertiche.
Ecco inoltre il link del report stilato da MeteoTrentino riguardo questo particolrae evento, già accaduto anche nel 2004.
http://www.meteotrentino.it/analisiMM/sabbiasahara.pdf
In diverse località montane l’accumulo nevoso è da record, a fronte di quasi 10metri di neve caduti ad una quota di 2000mt, quest’inverno si sta dimostrando più nevoso del famigerato 2008-2009 tant’è che l’accumulo massimo al suolo è già stato registrato superiore a quell’anno, per avere accumuli di questo tipo bisogna infatti tornare al ’51.
Ecco a dimostrazione i grafici confonto tra quest’inverno e il 2008-2009 di due delle località più nevose della regione:
Malga Bissina a quota 1785m nel Trentino sud-occidentale
e Passo Rolle a 2012m, luogo che in regione non ha rivali a parità di quota.
Ebbene anche in Alto Adige i dati non sono da meno, seppur con valori inferiori, molte località stanno registrando i massimi accumuli da quando sono cominciate le misurazioni; per esempio Monte Cuzzo con una serie storica di 30 anni. Il grafico rappresenta in basso l’altezza minima della neve da inizio monitorazione, con la linea sottile azzurra l’altezza media del manto, con quella grigia la massima e quella azzura spessa l’andamento di quest’anno, come si può notare ha superato il massimo.
Nella tabella sottostante possimo avere una visione generale di quest’inverno, evidente la crescita quasi esponenziale nell’ultimo mese con molte località che hanno superato i 3 metri al suolo. Notevoli anche i 5 metri abbondanti del ghiacciaio Presena, ora non ci resta altro che sperare in una primavera-estate fresca.
LUOGO | QUOTA m.s.l.m | 26-nov | 28-dic | 16-gen | 22-feb |
TRENTINO | |||||
PINZOLO | 760 | 0cm | 10cm | 24cm | 44cm |
TONADICO | 1045 | 0cm | 0cm | 10cm | 30cm |
PIAN DELLE FUGAZZE | 1170 | 26cm | 0cm | 15cm | 57cm |
BARRICATA | 1345 | 21cm | 9cm | 50cm | 151cm |
VIOTE MONTE BONDONE | 1490 | 26cm | 35cm | 79cm | 165cm |
TREMALZO | 1560 | 32cm | 37cm | 69cm | 144cm |
PASSO BROCON | 1610 | 47cm | 52cm | 97cm | 201cm |
MALGA BISSINA | 1785 | 36cm | 113cm | 144cm | 270cm |
PASSO TONALE | 1875 | 73cm | 106cm | 129cm | 227cm |
DOSS DEL SABION (GRUAL) | 1900 | 50cm | 122cm | 149cm | n.d. |
PASSO VALLES | 2032 | 87cm | 122cm | 142cm | 261cm |
CANAZEI (COI DEI PAUSSA) | 2376 | 48cm | 50cm | 81cm | 132cm |
ALTO ADIGE-SUEDTIROL | |||||
BADIA PIZ LA ILA | 2050 | 48cm | 101cm | 104cm | 201cm |
CASIES MALGA PFINN | 2152 | 41cm | 73cm | 77cm | 150cm |
CURON BELPIANO | 2040 | 32cm | 52cm | 74cm | 96cm |
LADURNS | 1960 | 43cm | 115cm | 143cm | 240cm |
ULTIMO PIAN DEI CAVALLI | 2255 | 52cm | 103cm | 111cm | 223cm |
RIFUGIO GIOVO | 1990 | 57cm | n.d. | 137cm | 256cm |
PREDOI MALGA MERBE | 2006 | 60cm | 77cm | 98cm | 154cm |
OVER 2500 M.S.L.M. | |||||
SOLDA MADRICCIO | 2825 | 109cm | 100cm | 118cm | 231cm |
SENALES TEUFELSEGG | 3035 | 105cm | 109cm | 145cm | 229cm |
GHIACCIAIO PRESENA | 2893 | 309cm | 300cm | 336cm | 534cm |
MARMOLADA | 2676 | 34cm | 225cm | 223cm | 309cm |
Fonti dati: MeteoTrentino, Provincia di Bolzano