Pochi giorni fa si è concluso il primo vero peggioramento di questo autunno 2013. L’accumulo di pioggia non è stato molto regolare sul territorio triveneto, ma a macchie di leopardo. La regione che ha ricevuto la maggior quantità di precipitazione è stata sicuramente il FVG, dove si sono registrati dei veri e propri nubifragi sia nella giornata di domenica 29 che nel giorno 30. Ma analizziamo brevemente ciò che è accaduto regione per regione.
TRENTINO ALTO ADIGE
In regione le piogge sono arrivate in due fasi, una domenica 29 nel pomeriggio-sera, mentre l’altra nella notte su lunedì 30 e nel primo mattino dello stesso giorno.
Le due mappe qui sopra riportate, mostrano l’accumulo totale registrato in Trentino rispettivamente il giorno 29 (prima mappa)e 30 (seconda mappa) del mese scorso. Ora, come possiamo notare da queste due immagini, le zone caratterizzate dalla maggiore caduta di pioggia nei due giorni presi in esame, sono sicuramente la Valle dei Laghi, la zona di Storo, il gruppo montuoso del Monte Baldo, il territorio delle Dolomiti e la Val di Non. In queste aree si sono registrati tra i 40mm e i 60mm totali (mappe a cura di Meteotrentino).
Questo peggioramento in regione non è stato sicuramente tra i più intensi registrati nel periodo autunnale ma, in un modo o nell’altro, non ha fatto mancare le precipitazioni.
In Alto Adige gli accumuli totali sono compresi fra i 25mm e i 40mm, ma senza zone favorite rispetto ad altre. Domenica 29 una le precipitazioni più intense si sono registrate in Val Pusteria con accumuli di 30mm circa, mentre per lunedì 30 settembre, l’intera regione ha visto della pioggia, con accumuli giornalieri compresi fra i 5 e i 20mm circa.
VENETO
La regione Veneto ha fatto registrare anch’essa delle precipitazioni moderate, ma non eccezionali. Gli accumuli più consistenti li possiamo trovare lungo la costa adriatica, dove sono caduti circa 30-35mm nel solo giorno di lunedì 30. Nelle altre aree della regione, invece, l’accumulo si è mantenuto attorno ai 10mm, se non addirittura al di sotto dei 5mm.
Per comodità e per capire meglio la distribuzione territoriale degli accumuli, possiamo dividere l’intera area del Veneto in 3 zone. La zona che ha ricevuto gli accumuli maggiori è stata sicuramente quella comprendente la provincia di Venezia e parte della provincia di Treviso; poi, spostandoci più verso NW incontriamo una seconda area che comprende la pedemontana vicentina e bellunese, dove gli accumuli sono stati deboli o al più moderati, mentre scendendo verso S, incontriamo le province di Verona e Rovigo (terza area), dove gli accumuli sono stati veramente esigui.
FRIULI VENEZIA GIULIA
In FVG questo peggioramento di stampo autunnale-tardo estivo, ha scaricato una grande quantità d’acqua sopratutto su alcune aree, con accumuli che talora hanno superato anche i 120mm in due giorni.
Una fra le città più colpiti da questa perturbazione è stata sicuramente Udine. Qui, domenica 29 in mattinata un forte nubifragio a scaricato oltre 80mm di pioggia in poche ore, con un accumulo giornaliero di ben 110,2mm, mentre nella vicina stazione di Colloredo di Prato, qualche chilometro a est di Udine, l’accumulato è stato di 113,0mm giornalieri. In queste due stazioni infine, l’accumulo totale nei due giorni del 29 e 30 settembre sono risultati di 120,6mm per la stazione Osmer di Udine e 122,4mm per la stazione Osmer di Colloredo di Prato.
Nella mappa qui sotto possiamo vedere alcuni pluviometri, appartenenti alla rete Osmer, attorno al capoluogo friulano e i rispettivi dati pluviometri totali.
In conclusione, per quanto riguarda la pedemontana udinese e pordenonense, gli accumuli precipitativi non hanno registrato nella maggior parte dei casi i 30mm totali, con punte di 35-40mm.